Istituto Leone Dehon La storia

IL VERO, IL BENE, IL BELLO

Lo sviluppo è frutto di diversi elementi che agiscono insieme e stimolano l’intelligenza…omissis…In questo modo coltiviamo in noi il vero, il bene e il bello; e impariamo che queste tre dimensioni non sono mai separate, ma sempre intrecciate. Se una cosa è vera, è buona ed è bella; se è bella, è buona ed è vera; e se è buona, è vera ed è bella. E insieme questi elementi ci fanno crescere e ci aiutano ad amare la vita, anche quando stiamo male, anche in mezzo ai problemi. La vera educazione ci fa amare la vita, e ci apre alla pienezza della vita!”.
Papa Francesco

La fortuna degli studenti del Dehon è anche quella di poter crescere dentro una struttura dove il vero, il bene e il bello sono di casa.

L’ISTITUTO LEONE DEHON… un po’ di storia!

La struttura scolastica del nostro Istituto è inserita nel contesto di una villa nobiliare, precedentemente convento religioso, più volte rimaneggiata nel corso dei secoli. Il primitivo insediamento si sviluppò all’incirca alla metà del XIII secolo, quando l’Ordine degli Umiliati fondò su questo terreno una delle sue prime Case, intitolata ai SS. Filippo e Giacomo. Dopo la soppressione dell’Ordine degli Umiliati, per disposizione dell’Arcivescovo milanese S. Carlo Borromeo, nel 1579, subentrarono nella stessa struttura le Suore Orsoline , dedite all’attività educativa. Il Convitto di Sant’Orsola dovette chiudere a seguito delle soppressioni napoleoniche degli Ordini religiosi e l’edificio fu acquistato, nel 1813, dal nobile monzese Luigi Masciaga, che lo adattò a residenza privata.
A questo periodo risale la ristrutturazione del complesso e la creazione di numerosi ambienti di servizio e rappresentanza, tra cui: la biblioteca, la cappella gentilizia, i salotti e altre sale. Dopo circa un secolo la proprietà della villa e il parco annesso passò a Giuseppe Cambiaghi (1904), industriale molto noto nel monzese per aver fondato alla fine del XIX secolo una delle prime fiorenti fabbriche di cappelli della zona. Dopo la seconda guerra mondiale, nel 1946, a seguito della crisi dell’industria di famiglia, gli eredi dei Cambiaghi vendettero la proprietà, parco ed edificio fatiscente, ai Sacerdoti del Sacro Cuore (Dehoniani).
Oggi rimangono ancora molte tracce della storia plurisecolare dell’edificio, dai resti dell’antico Convento degli Umiliati, alle stanze nobiliari ancora conservate con alcuni arredi ottocenteschi. L’edificio, pazientemente restaurato e ben conservato, permette di ripercorrere le diverse fasi della sua veneranda storia, anche grazie a mappe e testimonianze fotografiche d’epoca. In particolare meritano attenzione: il Chiostro, la torre campanaria della chiesa del convento, i due corridoi ove si affacciavano le celle dei frati Umiliati e delle Suore Orsoline poi, la “Sala Bella” (Sala da ballo) con le colonne marmoree, gli stucchi, il prezioso parquet, le apliques e gli affreschi, e il suo Buffet, lo studiolo del Conte con la sua Biblioteca privata tutta in noce scolpito che conserva ancora collezioni preziose di libri rari, i due Scaloni nobili, le ringhiere e porte in ferro battuto e le vetrate istoriate e infine la Cappella gentilizia.
Tutto un mondo “meno visibile” , ma vicino, preziosa testimonianza del passato, ancora vitale oggi; un patrimonio che i giovani imparano ad amare, rispettare e vivere.

Potete venire a visitarlo liberamente durante gli appuntamenti che la scuola propone!

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